Curiosità

L’importanza di vivere una gravidanza e un parto sereni

Ripercussioni sul bambino e sulla mamma

L'importanza di vivere una gravidanza e un parto sereni

Quando una coppia decide di allargarsi e di aggiungere una piccola creatura alla loro famiglia, è sempre un momento meraviglioso. I sentimenti che iniziano a susseguirsi sono molteplici e cambieranno di giorno in giorno.
La gravidanza è un periodo unico per la donna, per l’uomo (sì, anche per lui!) e per il bambino. Si passa da momenti di gioia a momenti di ansia e di paura, si vive sul chi va là e ci si abbandona a immaginarsi come sarà quel piccolo esserino che ha vissuto con noi e dentro di noi per 9 mesi. Ci si immagina come reagirà, come reagiremo noi e se saremo in grado di capire cosa vuole dirci e se saremo bravi a sintonizzarci sui suoi bisogni per dargli quello di cui ha bisogno.

Se da una parte, la gravidanza può essere vissuta come un momento magico, sicuramente, dall’altra parte, cela stanchezza, spossatezza, paure, cambio del ritmo sonno-veglia e della digestione. Il corpo si trasforma, gli organi si spostano per fare spazio al piccolo, il baricentro si sposta in avanti e i ritmi rallentano.

In ogni caso è importante cercare, il più possibile, di vivere una gravidanza e, successivamente, un parto sereni.
Molte mamme in gravidanza cercano di lavorare fino all’ultimo e si continuano a occupare di molti aspetti della vita come prima. Bisogna però tenere a mente che dentro di noi si sta sviluppando una piccola creatura, la mamma diventa fisicamente lo spazio entro cui quel corpo cresce, struttura i suoi organi interni, il naso, la bocca, i capelli, …ed è influenzato da quello che accade intorno a lui e alla sua mamma.

Vivere una Gravidanza e un Parto Sereni è Importante

La componente affettiva (gioia, paura, ….) e quella biologica (secrezione ormonale) si interfacciano costantemente. Infatti, emozioni di tenerezza permettono il rilascio di determinati ormoni come l’ossitocina. Al contrario, emozioni di preoccupazione e tensione provocano il rilascio di altri ormoni come il cortisolo.

Questo avviene in tutti noi e prolungati periodi di stress, possono avere ripercussioni importanti sul nostro organismo. A maggior ragione se questo avviene in una donna incinta poiché il bambino vive dentro di lei e la sua crescita e la struttura di sè sono influenzati da quello che la mamma prova e vive.

Ricordiamoci poi che proprio durante la vita intrauterina il bambino inizia ad apprendere e a sviluppare la memoria. Una giusta stimolazione porta ad uno sviluppo armonioso del sistema nervoso centrale. Al contrario, una stimolazione non corretta, può portare a vari danni. Ad esempio se, verso fine della gravidanza, la donna permane per diverso tempo in un ambiente molto rumoroso, possono esserci ripercussioni sull’udito del feto.

Inoltre, lo stato emotivo della mamma in gravidanza, influenza la crescita del feto ed è quindi fondamentale prendersi cura dello stato emotivo della madre. Tutto ciò che di bello e positivo vive la madre, andrà a vantaggio del bambino.

Anche durante il parto la donna secerne ormoni. Può secernere ormoni come l’ossitocina che favorisce il legame di attaccamento ed è l’ormone che viene secreto in momenti di tenerezza, oppure, se sottoposta a forte stress, può secernere cortisolo. È quindi fondamentale per la mamma e per il suo bambino che essa viva un periodo di endogestazione il più possibile lontano dagli stress e dalle preoccupazioni e che si prepari al parto al meglio.

Di massima importanza è che la famiglia sia a conoscenza del funzionamento del parto, di quello che accade alla mamma e al bambino, come avviene e cosa può accadere. È importante che sappiano le ripercussioni che eventuali farmaci somministrati durante il travaglio possono avere sul bambino (effetti transitori). Questo permette ai genitori, soprattutto alla madre, di prepararsi mentalmente e fisicamente al momento del parto, prendendo decisioni ponderate e pensate. Ciò aiuterà la donna a visualizzare prima il parto e tutti i possibili scenari, aiuterà l’uomo a sapere come aiutare la sua compagna in modo che viva un’esperienza il meno ansiogena possibile.

Concludendo, possiamo affermare che vivere una gravidanza e un parto sereni, lontani da stress e preoccupazioni eccessive, così come una buona stimolazione del feto, hanno buone ripercussioni sullo sviluppo del bambino.

Questo breve articolo ha il solo obiettivo di sensibilizzare all’ importanza del vissuto della mamma in gravidanza. Di seguito la sitografia e la bibliografia per approfondire la tematica:

https://www.tuttosteopatia.it/osteopedia/la-vita-in-utero
Bortolotti A. (2010), E se poi prende il vizio? Il Leone Verde, Torino
T.Berry Brazelton (2018), Il bambino da 0 a 3 anni. Bur Rizzoli, Milano

Curiosità

Prevenzione

Seggiolini anti-abbandono
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L’importanza della Prevenzione

(seggiolini Anti-Abbandono)

Da pochi giorni sono stati resi obbligatori i seggiolini anti-abbandono per le auto. Colgo anche io l’occasione per parlare, non direttamente di questa nuova norma, ma di un argomento più generale: la Prevenzione.
Prevenzione significa (dal lat. praevenire, comp. di prae– «pre-» e venire «venire» ): venire prima. Ovvero muoversi prima che qualcosa avvenga. Perché è così importante la prevenzione?
La prevenzione può essere fatta in qualsiasi ambito, da quello medico, sociale, psicologico a quello meccanico e in tutti questi casi la prevenzione aiuta da una parte perché lavorare prima che un problema sia conclamato, permette un risparmio economico, dall’altro permette di avere prognosi migliori.
Non è semplice lavorare sulla prevenzione perché significa lavorare prima che il problema vero e proprio arrivi e spesso questo ci inibisce, rimandando la cura a quando il problema esiste, in forma acuta o cronica. Lavorare su una malattia o su un danno quando sono presenti, è senz’altro più impegnativo e porta ad un dispendio maggiore sia a livello economico, sia a livello di energie.

Un paese sano, lavora di prevenzione, un paese malato lavora sulla malattia.

Anche in questo caso i seggiolini anti-abbandono sono la pillola per la cura, non la prevenzione.
Ci si è forse chiesti il perché alcuni genitori dimentichino i bambini in auto? Oppure, visto il problema, si è cercato di fornire una soluzione veloce e semplice?
In fondo è una risposta figlia di questo tempo: una risposta semplice e veloce ad un problema profondo e complesso.

Avrebbe richiesto troppe energie scavare nel profondo e avrebbe portato alla luce delle risposte troppo complesse per il tempo che stiamo vivendo.
Il tema della genitorialità è un tema più che mai complesso.
Quando nasce un bambino, nasce immediatamente una coppia genitoriale che deve affrontare tanti cambiamenti e tante sfide, deve ridefinirsi, senza perdersi, attorno al nuovo arrivato.
Il padre ha 5 giorni di congedo…sì solo 5 giorni, come se il padre fosse meno genitore rispetto alla madre, come se del figlio dovesse occuparsene solo ed esclusivamente la mamma. Non sarebbe meglio però che il padre avesse più giorni? Non sarebbe forse importante che il padre potesse essere presente nel periodo successivo al parto? In modo da aiutare la nuova mamma, che ha attraversato un’infinità di cambiamenti e di emozioni durante i 9 mesi, nella gestione del bambino e avere, entrambi, la possibilità di dormire qualche ora in più?
Questo è solo un esempio di cosa significa fare prevenzione. Aiutare la nuova coppia genitoriale nell’affrontare le paure, le fatiche e i cambiamenti che portano la nascita di un bambino.

I seggiolini anti-abbandono non sono una reale soluzione, è necessario fare una prevenzione importante.
Perché riteniamo poi che il telefono sia qualcosa che non possa essere dimenticato, mentre un bambino si? Dove siamo finiti? E’ davvero questo che vogliamo? Vogliamo davvero che tutto dipenda dalla tecnologia? Anche nostro figlio?

Io vorrei credere in un’epoca in cui la prevenzione e la salute vengano prima del resto, vengano prima del lavoro, un’epoca in cui si ritrovi la dimensione dell’umano.