Nascondere o Spiegare?

Noi adulti, occupati dal lavoro, dalla casa e dagli affetti, spesso dimentichiamo cosa significhi essere bambini e più spesso ancora tendiamo a pensare che ci siano argomenti non adatti ai bambini. Pensando questo, cerchiamo di nascondere, di evitare, di non dire, ma è un comportamento corretto? Davvero esistono argomenti tabù per i bambini oppure c’è solo bisogno di un impegno maggiore per spiegare alcuni concetti?
Un po’ perché sono piccoli, non capirebbero, non voglio spaventarli, sono così innocenti ed indifesi, un po’ spesso per mancanza di tempo e di energie mentali e fisiche, ma si tende a non raccontare ai propri figli che cosa accada ai genitori o che cosa stiano passando. Tuttavia dobbiamo ricordarci che i bambini sono spesso empatici con le figure di riferimento, che siano genitori, nonni, zii o amici e non riuscendo a dare una spiegazione a quello che vedono, sentono e percepiscono, possono iniziare a provare sentimenti di paura e incertezza.
Ma come si fa? Se i bambini sentono quello che proviamo anche se cerchiamo di nasconderlo, se percepiscono i nostri dubbi e le nostre insicurezze, come possiamo tranquillizzarli senza addossargli maggior carico emotivo?
La risposta è molto semplice: parlare. Dobbiamo parlare sempre ai nostri figli, dobbiamo metterli al corrente di quanto stia accadendo in casa, il perché mamma e papà discutono, perché l’aria è tesa in casa. Il non detto può far sorgere domande, dubbi, paure e sensi di colpa nei bambini che non riescono a trovare una spiegazione migliore a quanto stia accadendo.
Allora cerchiamo, con un linguaggio semplice, di spiegare loro che se mamma e papà discutono non è per colpa loro, ma perché si stavano confrontando su altro, oppure che la mamma è stanca a causa del lavoro , papà è nervoso perché ha discusso con un amico,…
Spiegare il perché di ogni cambiamento di umore, sentimento o emozione è fondamentale, anche e soprattutto quando i bambini sono piccoli proprio perché percepiscono qualcosa a cui non sanno dare un nome, che non riescono a gestire e si manifesta in loro come appunto un’emozione spiacevole che non sanno cosa sia e non sanno come reagire. Allora, oltre a spiegare il motivo di una risposta sgarbata tra i genitori o di una discussione o anche di un momento di stanchezza o tristezza, cerchiamo anche di spiegare al bambino cosa lui stia provando in quel momento: hai sentito discutere i genitori e ti sei sentito in colpa o ti senti triste? questo è normale, ma non ti devi preoccupare perché non è successo nulla di grave o ancora quello che provi è rabbia, paura,….
Lo so che è molto più semplice far finta di nulla e nascondere ai bambini i nostri problemi, ma loro li percepiscono e il rischio è che non siano in grado di gestirli e di digerirli da soli, sentendosi in difetto, magari spaventati e mettendo in atto strategie comportamentali non consone alla situazione.